Sotto i cieli della california,
la classica goccia stavolta non ha rotto un vaso,
ha infranto gli argini dell’ indifferenza.
Dopo l’inondazione, rimane una placida distesa di acqua,
in cui si specchiano questi cieli.
Galleggio dolcemente su una zattera di fortuna,
e non è affollata come quella della medusa.
Posso alzarmi, e contemplare, nella mia riservatezza,
il tramonto sui monti alle mie spalle, ed il mare quieto e vasto che mi si prospetta davanti.
Posso guardare il riflesso delle nuvole candide e paffute in quest’acqua che ora è calma.
Sono libero in questo flusso talvolta vorticoso, talvolta laminare.