Prove di contatto umano

Come un feto se sapesse che il suo tempo nell’utero è limitato.
Viviamo così, prendendo ora quello che ci capita?
Quello che ci capita non è mai stato sufficiente.
E nemmeno quello che ci siamo fatti capitare.
Alla fine questo tempo non lo abbiamo richiesto,
e quindi o è come lo vogliamo noi, o se lo possono anche riprendere.
Essere l’aborto di Dio non sarebbe affatto un problema.

Zombie

Perché c’è differenza tra non sapere e nulla.

Mi dipingono come un guerriero pieno di armature, ma non è così. Sono uno zombie, uno zombie col cuore scoperto, non ho segreti, se non con me stesso.

La mia invulnerabilità nasce dall’assenza si paura. La paura è un ostacolo, sempre, ma nasce da una speranza.

Solo dopo aver perso tutto si è liberi di fare qualunque cosa. Io non ho più niente da perdere, sono libero? Ma è una libertà di cui non so che farmi, So creare solo cose da distruggere. Questo stesso foglio è da strappare. Strappare via come la vita non richiesta e non voluta.

Questo inchiostro blu è una cura per una malattia che non esiste.

Parlo per immagini che non capisco.

What the hell am I trying to say? The hell I am trying to say.

Forse è solo questo. Forse sto solo cercando di buttare fuori l’inferno che ho dentro.

Ma l’inferno non esiste.

La carne aperta mostra costole che non contengono niente. Non ho bisogno di armature perché non c’è niente da proteggere. Non avrei bisogno di niente e di nessuno perché non mi capisco.

Perché è sempre una domanda mal posta. Come. Come è successo? Lo so fin troppo bene.

Ma come saperlo? Strappando questo foglio. Strappare, distruggere, ingannare, fottere. Tirando avanti, lontano dai guai. O tuffandocisi.

Un tuffo in un mare profondo. Il mio mare è popolato da mostri giganti, e io sono solo uno dei mostri dei mari degli altri.